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Pinelli una storia Venezia 1984 Crocenera anarchica

Home Centro studi libertari - Archivio G. Pinelli

Visto che non viviamo più i tempi della rivoluzione, impariamo a vivere almeno il tempo della rivolta - Albert Camus

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Fondo Pio Turroni

Estremi cronologici: 1906 – 1982
Consistenza: 10 buste (219 fascicoli)
Il fondo è ordinato e inventariato.

Il Fondo Pio Turroni raccoglie documentazione a partire dal 1923 fino al 1981.

Già prima della morte, avvenuta nel 1982, Turroni aveva donato la sua ricca biblioteca al Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli, poi integrata dal suo archivio personale dal quale è possibile ricostruire la fitta rete di contatti che Turroni ebbe sia in Italia sia all’estero, in particolare con il movimento anarchico italo-americano raccolto intorno alla testata l’“Adunata dei Refrattari” di Raffaele Schiavina (Max Sartin).

Gran parte dell’archivio è composto da lettere. Vi sono poi ritagli di giornale, volantini, opuscoli, fotografie, scritti, appunti, materiale preparatorio e di studio, materiale contabile relativo all’attività editoriale della casa editrice Antistato, della rivista “Volontà”, del “Notiziario GIA”, documentazione personale di Turroni riguardante la sua attività di giornalista, diplomi, licenze, documenti personali.

Il fondo è articolato in due serie: Documenti e Corrispondenti. I titoli delle serie sono stati attribuiti in fase di inventariazione.

È stato mantenuto l’ordinamento originario, secondo il metodo storico, del fondo. La serie Documenti è ordinata cronologicamente mentre la serie Corrispondenti è ordinata alfabeticamente per corrispondente.

Scegliendo di mantenere l’ordinamento creato dallo stesso Turroni la serie Corrispondenti conserva i primi sedici fascicoli intitolati “corrispondenti diversi”. Si tratta di fascicoli miscellanei, ordinati cronologicamente, che raccolgono lettere di più mittenti. È facile immaginare che la morte di Turroni abbia impedito allo stesso di terminare la sistemazione della corrispondenza per mittente come è testimoniata dal resto dei fascicolo della serie.

 

Serie Documenti

Estremi cronologici: 1906-1981
Consistenza: 5 buste (112 fascicoli)

La Serie Documenti raccoglie tutta la documentazione che riguarda più da vicino il percorso di vita di Turroni sia dal punto di vista militante che personale. Si trovano così conservati nella serie insieme ai certificati anagrafici, diplomi scolastici, tessere dell’ordine dei giornalisti, rubriche telefoniche e indirizzari personali anche documentazione del Casellario Politico Centrale, conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato, riguardante Pio Turroni, fotografie segnaletiche. carte che riguardano la sua attività politica, editoriale, professionale. La serie, ordinata cronologicamente, conserva anche la corrispondenza dei componenti del Comitato di Corrispondenza dei Gruppi di Iniziativa Anarchica.

 

Serie Corrispondenti

Estremi cronologici: 1944-1981
Consistenza: 5 buste (107 fascicoli)

La serie Corrispondenti raccoglie il ricco carteggio di Turroni con militanti e compagni del movimento anarchico italiano e internazionale. Sono presenti anche lettere di personaggi della cultura e della politica italiana non appartenenti al movimento anarchico quali per esempio Emilio Lussu, Ignazio Silone, Leo Valiani e altri ancora.

La serie è ordinata alfabeticamente per mittente. All’interno di ogni fascicolo, intitolato con il nome del mittente, le lettere sono ordinate cronologicamente.

La serie conserva anche numerose veline delle lettere di risposta di Turroni. Tali lettere, essendo fisicamente unite alle lettere dei corrispondenti, sono state lasciate distribuite nei diversi fascicoli, così come li organizzò lo stesso Turroni.

 

RISORSE

  • Numero speciale del bollettino dedicato a Pio Turroni (bollettino 39)
  • Lorenzo Pezzica (a cura di), Fondo Pio Turroni. Inventario 1906 – 1982, Milano, 2011

 

 

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21/06/2019
Fondi Archivistici

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Il Centro Studi Libertari nasce nel 1976 con la duplice finalità della costruzione di un archivio per la conservazione della memoria dell'anarchismo e del ripensare l'anarchismo alla luce del contesto sociale in cui opera al fine di renderlo un punto di riferimento alternativo alla cultura dominante.

Il CSL aderisce alla rete nazionale RebAl, e al coordinamento internazionale FICEDL.

 

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