Skip to main content
  • Home
  • Contattaci
  • Sostienici
  • 5 x mille

Search form

  • IT
  • FR
  • EN
  • ES
  • PT
  • DE
  • 文
  • EL
  • 日本語

Pinelli una storia Venezia 1984 Crocenera anarchica

Home Centro studi libertari - Archivio G. Pinelli

Visto che non viviamo più i tempi della rivoluzione, impariamo a vivere almeno il tempo della rivolta - Albert Camus

  • Home
  • Contattaci
  • Sostienici
  • 5 x mille

Attenti - di nuovo - a costui!

Il 24 dicembre 2022 viene pubblicata sul Corriere della Sera di Milano un'intervista a Enrico Rovelli a firma Mario Luzzatto Fegiz in cui si fa passare il Rovelli per una vittima di accuse ingiustificate da parte degli anarchici e di ricatti da parte della polizia milanese. Una versione dei fatti intollerabile viste le sue responsabilità all'interno della "strategia della tensione", di cui è stato una pedina importante.

I suoi contatti con l'Ufficio Affari Riservati (UAR) – il servizio segreto di D'Amato responsabile della strategia dal 1969 in poi di accusare militanti anarchici o di sinistra per attentati e bombe collocate dai neofascisti, strategia per la quale Giuseppe Pinelli pagherà con la vita e molti altri, sempre innocenti, pagheranno con anni e anni di carcere – risalgono già al 1963. Con il nome in codice "Anna Bolena" (da "ANarchico BOllate") Rovelli è stato uno dei più importanti informatori di questo servizio segreto.

Parlare, come si fa da parte dell'autore dell'intervista, di "accuse da parte dei compagni di aver collaborato con i servizi segreti nell'ambito della pista anarco-insurrezionale" è al meglio di un pressappochismo disarmante e al peggio una menzogna consapevole per liquidare come fossero notiziuole alcune delle pagine più oscure della storia italiana. I ricatti a cui il Rovelli è stato sottoposto dalla polizia saranno anche stati reali, ma certo non gli hanno impedito di diventare un imprenditore musicale di grande successo.

Da quando è riemerso parte dell'archivio dell'UAR nella metà degli anni '90, è stato possibile leggere molti dei verbali delle dichiarazioni di Bolena/Rovelli – compresa l'accusa a Dario Fo di essere il capo delle Brigate Rosse, che costò a Rovelli il contratto da manager di Vasco Rossi; oppure tutte le "spiate" relative agli anarchici che frequentava più spesso, in particolare Amedeo Bertolo, fondatore del nostro archivio.

Di seguito, un articolo che ricostruisce la figura di Enrico Rovelli e propone delle fonti per approfondire le vicende ad egli connesse:

Enrico Rovelli alias Anna Bolena: un infiltrato nei gruppi anarchici milanesi

 

29/12/2022
Notizia

Sostienici

Clicca qui per sapere come sostenere il nostro lavoro, oppure effettua direttamente una donazione:

 

Chi siamo in breve

Il Centro Studi Libertari nasce nel 1976 con la duplice finalità della costruzione di un archivio per la conservazione della memoria dell'anarchismo e del ripensare l'anarchismo alla luce del contesto sociale in cui opera al fine di renderlo un punto di riferimento alternativo alla cultura dominante.

Il CSL aderisce alla rete nazionale RebAl, e al coordinamento internazionale FICEDL.

 

Newsletter

Vedi archivio newsletter

facebook youtube instagram

Centro Studi Libertari G. Pinelli APS | via Jean Jaurès 9, 20125 Milano | c.f. 97030450155 | p.iva 10247350969 | centrostudilibertari@pec.it
privacy | cookie