Nella foto: Ilio Baroni, al centro con il cappello, durante una visita dei parenti a Guardia Regia, Campobasso, dove era stato inviato in confino.
Testimonianza di Pietro Cacchiani (Bedin) su Ilio Baroni
Il «Moro» delle Ferriere
di Tobia Imperato
Ilio Baroni, nome di battaglia «Il Moro», muore nell’aprile 1945, durante la liberazione di Torino, nel corso di una azione della VIIa Brigata SAP, di cui è comandante. Baroni è un anarchico di Piombino, dove è nato il 25.5.1902, che ha conosciuto tutta la trafila antifascista dell’epoca. Nel 1922 si scontra ripetutamente con le
squadracce fasciste e, perseguitato, deve trasferirsi a Torino, dove lavora alle Ferriere Piemontesi. Nel 1937, dopo un tentativo non riuscito l’anno precedente, decide di partire per la Spagna, ma giunto a Parigi viene convinto dagli anarchici italiani lì rifugiati a tornare a Torino per mantenere i collegamenti con gli operai delle Ferriere e del quartiere Barriera di Milano dove è molto conosciuto e ascoltato. Tornato in Italia, poco dopo viene però nuovamente arrestato e inviato al confino fino al dicembre 1942. Rilasciato, rientra nuovamente a
Torino e alle Ferriere, dove svolge un’intensa attività sindacale. Proprio all’interno delle Ferriere nasce la VIIa Brigata SAP. Muore il 26 aprile 1945 durante gli ultimi combattimenti con i nazi-fascisti in fuga.