Concezione centralista e non centralista sembrano indicare due tipi di organizzazione contrapposti. Il primo viene indicato come sistema autoritario e gerarchico, il secondo libertario. Questa distinzione schematica però non esaurisce il problema. Perché l'attenzione va posta sul contesto sociale in cui si sviluppano queste tendenze. Questo è l’interrogativo che pone Giancarlo De Carlo, architetto e urbanista, docente all’università di Genova. Autore di numerosi progetti urbanistici, e collaboratore di diverse riviste (tra cui negli anni Cinquanta «Volontà»). Ha fondato nel 1976 il Laboratorio internazionale di architettura e urbanistica e il periodico «Spazio e società». Tra i suoi libri: Architetture (con Lamberto Rossi, 1988), Tra acqua e aria (1989), Un recupero per Catania (1988). Articolo tratto da Il pensiero eccentrico, «Volontà», n. 4-1991/1-1992.