Nel giugno-luglio del 1899, Malatesta dà alle stampe un violentissimo scritto contro la monarchia, fatto circolare clandestinamente in Italia sotto forma di opuscolo con il titolo innocuo Aritmetica elementare.
Nell’opuscolo è formulata una strategia di attacco contro il potere dominante, il cui schema verrà ripreso nel 1914 e nel 1920. Esso prevede l’unione di tutte le forze e di tutti i partiti popolari (socialisti, anarchici, repubblicani e quant’altri) per un immediato obiettivo comune: l’abbattimento della monarchia in Italia e la costruzione di alcune fondamentali condizioni di maggiore libertà costituzionale, ferma restando la riserva ideologica e politica per ogni “contraente” di perseguire i propri fini.
È ragionevole ipotizzare, che nei mesi in cui Malatesta è rimasto negli Stati Uniti, sia maturata, più o meno spontaneamente, una sorta di volontà comune tra lui e Bresci, dovuta alla convinzione che in Italia la situazione è tale che è possibile, in un tempo più o meno breve, un’insurrezione contro la monarchia.
[testo tratto dalla scheda di Errico Malatesta nel Dizionario biografico degli anarchici italiani, BFS edizioni, redatta da Nico Berti]