Anarchia come organizzazione
di Colin Ward
Edizioni Antistato, Milano, 1976
208 pp. (edizione elèuthera ancora disponibile)
Qual’è la teoria d’una società alternativa? L’anarchismo, dice Colin Ward. Ed espone a dimostrazione di questa tesi tutta una serie di argomentazioni che presentano l’anarchia non come un’utopia ma come una realtà sociale vivente, che già esiste anche se, come un seme sotto la neve, è sepolta sotto il peso dello stato e della sua burocrazia, del capitalismo e dei suoi sprechi, del privilegio e delle sue ingiustizie... L’anarchismo viene interpretato, in questo saggio, come un metodo di organizzazione umana applicabile a tutti gli aspetti della vita sociale. Utilizzando un’ampia varietà di fonti, anarchiche e non, Ward dimostra la validità e la realizzabilità dell’alternativa anarchica con argomenti tratti dalla sociologia, dall’antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale e da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, della lotta per la casa, del gioco, dell’istruzione...
Colin Ward, nato nel 1924, ha lavorato per molti anni come architetto prima di diventare insegnante. Ora lavora per la Town and Country Planning Association, un’organizzazione volontaria, ed edita il «Bulletin of Environmental Education» una pubblicazione per insegnanti. Dal 1947 al 1960 ha fatto parte del gruppo redazionale del settimanale anarchico londinese «Freedom» e dal 1961 al 1970 è stato redattore del mensile «Anarchy». Ha scritto libri per ragazzi, Violence, Work e Utopia (Penguin Books) e, in collaborazione con Anthony Fyson, Street work: the Exploding School (Routledge). Altre sue opere sono Vandalism (Architectural Press), Tenants take over (id.) e Housing: an Anarchist Approach (Freedom Press). Ha curato, infine, un’edizione aggiornata di Campi, fabbriche, officine di Pëtr Kropotkin (Unwin and Alien ed Edizioni Antistato).