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Pinelli una storia Venezia 1984 Crocenera anarchica

Home Centro studi libertari - Archivio Giuseppe Pinelli

La libertà anarchica ha tutta la delicatezza delle buone compagnie - Joseph Déjacque

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Volumi

Anarchismo '70. Un'analisi nuova per la strategia di sempre - GAF, 1973

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Pubblicato nel 1973 dalle Edizioni de "L'Antistato" di Pio Turroni, Anarchismo '70 è la prima espressione programmatica del pensiero dei Gruppi Anarchici Federati.
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Vivere l'anarchia - Émile Armand

Italian
Émile Armand, Gian Paolo Prandstraller (cur.), Vivere l'anarchia, Edizioni Antistato 1983
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La pratica dell'utopia - Louis Mercier Vega

Italian
Louis Mercier Vega, "La pratica dell'utopia. Cinque saggi sull'anarchismo ieri, oggi e domani", Edizioni Antistato 1978
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Quaderno n. 0, "Il mondo cambia: com'è cambiato l'anarchismo?"

Italian
Collana "Quaderni del Centro Studi Libertari", numero zero. Uscita dedicata ai mutamenti dell'anarchismo in relazione ai cambiamenti sociali e storici.
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Ciao anarchici, immagini di un incontro internazionale anarchico

"Ciao anarchici, immagini di un incontro internazionale anarchico". Reportage fotografico sull’incontro internazionale anarchico Venezia ‘84.
Italian
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Autogestione, utopia riformista o strategia rivoluzionaria?

AA.VV.
Autogestione, utopia riformista o strategia rivoluzionaria?
atti parziali del Convegno internazionale di studi sull’autogestione, Venezia 1979
«Interrogations», nn. 17-18, giugno 1979
 
RISORSE
  • PDF completo a cura di archivesautonomies.org
Italian
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I nuovi padroni

Noi studiamo i nuovi padroni (scientificamente, sì, se questo significa con rigore e sistematicità) non perché essi sono semplicemente un interessante fenomeno sociale, ma perché essi sono nostri nemici, nostri e di quanti, come noi, lottano per una società che abbia i suoi cardini nell’uguaglianza e nella solidarietà, non nel potere.
Roberto Ambrosoli
 
I nuovi padroni
atti del Convegno internazionale di studi su i nuovi padroni, Venezia 1978
Edizioni Antistato, Milano 1978
 
Dalla presentazione di Amedeo Bertolo:
 

Il convegno internazionale di studi su I nuovi padroni, di cui questo volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni, ha visto una partecipazione non inferiore a quella del convegno bakuniniano del settembre ’76.
[...] Come già per il convegno bakuniniano, anche a questo convegno gli organizzatori hanno invitato studiosi di diversa matrice ideologica e di diversa impostazione metodologica. [...] Così, ad analisi propriamente libertarie si sono alternate — seppure in numero minore — altre che muovevano da posizioni liberalsocialiste o più-o-meno-marxiste (più o meno nel senso che il lessico e le categorie usate lo sono, ma lo spirito non è dogmatico).
Nel suo insieme il convegno ha fornito una massa considerevole di elementi a conferma della tesi della tecnoburocrazia come nuova classe dominante.
[...] Certo siamo ancora lontani da quella sintesi, da quella ricomposizione complessiva della materia che ambiziosamente Ambrosoli presentava in apertura come finalità del convegno. Diversi aspetti del problema sono stati solo sfiorati, molte le realtà nazionali non analizzate... il lavoro di saldatura interdisciplinare appena iniziato. Forse anche perché, purtroppo, è stato proporzionalmente molto ridotto, per limiti oggettivi di tempo, l’apporto della discussione.
Ciononostante, il lavoro fatto è notevolissimo e testimonia della fecondità interpretativa della tesi dei nuovi padroni e anche della vivacità di quell’area culturale libertaria che si va ricostituendo e che in questo convegno ha trovato una delle sue manifestazioni più interessanti.


Secondo Nico Berti, lo studio sui nuovi padroni ha individuato la loro natura politica e sociale, ma nulla ci ha detto, né ci poteva dire, su chi sono i suoi antagonisti, dal momento che non esistono antagonisti specifici (speculari) della classe tecnoburocratica, se non individuandoli nella generale - e generica - area sociale ed economica comprendente tutti gli individui, i gruppi, i ceti, le categorie e le classi sottoposte al sistema dominante. Non si tratterebbe di una specifica impasse teorica e pratica dei GAF, ma della logica conclusione di tutta la loro impostazione concettuale e ideologica risalente a “Materialismo e Libertà”, impostazione riassumibile nel cosciente rifiuto di una concezione dialettica della rivoluzione perché non esiste - né si vuole comunque individuarlo - un soggetto sociale specifico per la trasformazione radicale della società. Questo rifiuto, del resto, era stato rivendicato indirettamente anche nel documento da loro prodotto per dar conto dello scioglimento della federazione. Riconoscevano infatti come insufficienti le analisi sui “nuovi padroni” perché, per «potersi trasformare da teoria in intervento», esse dovevano essere completate da studi «altrettanto approfonditi sui “nuovi sfruttati”». Di qui la necessità di elaborare una serie di strategie operative diverse e diversificate in una realtà per molti aspetti nuova e complessa, onde poter lavorare «su una somma di elementi di conoscenza diretta la più ampia possibile».

[fonte: G. Berti, Contro la storia. Cinquant'anni di anarchismo in Italia (1962-2012), Biblion Edizioni, Milano 2016]

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Bakunin cent'anni dopo

AA.VV., Bakunin cent’anni dopo. Atti del Convegno internazionale di studi bakuniniani, Venezia 1976, Edizioni Antistato, Milano, 1977
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A-cerchiata, storia veridica ed esiti imprevisti di un simbolo

 
Gianluca Chinnici (cur.)
A-cerchiata, storia veridica ed esiti imprevisti di un simbolo
elèuthera, Milano, 2008

contributi di Fulvio Abbate, Pietro Adamo, Adbusters Media Foundation, Android Tattoo, Roberto Freak Antoni, Amedeo Bertolo, Chris Carlsson, Pino Cacucci, Marianne Enckell, Goffredo Fofi, Dori Ghezzi, Enrico Ghezzi, Matteo Guarnaccia, Tomás Ibáñez, Luciano Lanza, Maurizio Maggiani, Yoko Miura, Maria Nadotti, Clelia Pallotta, Marco Pandin, Marco Philopat, Andrea Perin, Ferro Piludu, Fabrizia Ramondino, Paolo Rossi, Marco Rovelli, Giorgio Triani, Nicoletta Vallorani, Luca Villoresi, Wu Ming 1, Salvatore Zingale
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Voci di compagni, schede di questura. Considerazioni sull'uso delle fonti orali e delle fonti di polizia per la storia dell'anarchismo.

Voci di compagni, schede di questura
Questa antologia raccoglie le riflessioni di alcuni storici, discusse in due incontri organizzati dal Centro studi libertari di Milano, sulla metodologia dell'uso delle fonti di polizia e delle fonti orali.
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Il Centro Studi Libertari nasce nel 1976 con la duplice finalità della costruzione di un archivio per la conservazione della memoria dell'anarchismo e del ripensare l'anarchismo alla luce del contesto sociale in cui opera al fine di renderlo un punto di riferimento alternativo alla cultura dominante.

Il CSL aderisce alla rete nazionale RebAl, e al coordinamento internazionale FICEDL.

 

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