Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta, a cura di Gino Cerrito
Edizioni Antistato, Milano, 1982
300 pp. / ISBN 88-85060-24-2
Dalla quarta di copertina:
«Il suo miglior libro Malatesta l’ha scritto con la sua vita». Così l'amico e compagno Luigi Fabbri scriveva dell’uomo che, con oltre sessant’anni di continua agitazione politica e sociale, può ben considerarsi, anche con il massimo rispetto per tutti gli altri "sovversivi" italiani, l’unico vero grande rivoluzionario che vanti la storia del nostro paese. La vita di quest’anarchico, nato a S. Maria Capua Vetere nel 1853 e morto a Roma nel 1932 coincide con la nascita e gli sviluppi del movimento dei lavoratori e s’intreccia indissolubilmente con fatti come la fondazione dell’Internazionale, la Comune di Parigi, i moti di Romagna, la Banda del Matese, le persecuzioni poliziesche e gli attentati di fine secolo, la nascita del partito socialista, la rivolta di Ancona, il ‘98 a Milano, la Settimana Rossa, la prima guerra mondiale, il Biennio Rosso e l’occupazione delle fabbriche, l’avvento del fascismo.
Leggere Malatesta, tuttavia, significa non solo e non tanto rileggere quei sessant’anni di storia, ripercorrere le vittorie e le sconfitte del movimento di emancipazione.
Leggere Malatesta significa anche scoprire il "fascino discreto" del maggiore esponente dell’anarchismo italiano, significa anche e soprattutto conoscere un pensiero originale, pur se attinge a Bakunin e Kropotkin, un pensiero refrattario ad ogni rigidità dogmatica e teso ad un’interpretazione dell’anarchismo come metodo rivoluzionario e sperimentale di vita sociale.
Del pensiero di Malatesta, delle sue elaborazioni teoriche e delle sue polemiche, delle sue analisi e delle sue proposte politiche, Cerrito ci dà, con questa antologia, un quadro pressoché completo, pur privilegiando quegli scritti che, maggiormente svincolati dalla contingenza delle lotte di ieri, meglio si prestano ad una riflessione attuale, per le lotte di oggi e di domani.
Gino Cerrito [Messina 1922 - Firenze 1982], è stato ordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di Magistero dell’università di Firenze, è autore, tra l’altro, di Radicalismo e socialismo in Sicilia: 1860-1882 (1958); Il ruolo dell'organizzazione anarchica (1973); Dall’insurrezionalismo alla settimana rossa ( 1977); Andrea Costa nel socialismo italiano (1981).