Salta al contenuto principale
  • Home
  • Contattaci
  • Sostienici
  • 5 x mille

Form di ricerca

  • IT
  • FR
  • EN
  • ES
  • PT
  • DE
  • 文
  • EL
  • 日本語

Pinelli una storia Venezia 1984 Crocenera anarchica

Home Centro studi libertari - Archivio G. Pinelli

Visto che non viviamo più i tempi della rivoluzione, impariamo a vivere almeno il tempo della rivolta - Albert Camus

  • Home
  • Contattaci
  • Sostienici
  • 5 x mille
  • Chi siamo
    • Il CSL - Informazioni pratiche
    • Storia del CSL
    • Giuseppe Pinelli
    • Metodologia – Storia dal basso
  • Navigazione
    • Eventi - Iniziative
    • Bollettino
    • Fondi archivistici
    • eArchive - Progetti digitali
    • Ricerche e temi
    • Persone
    • Focus - Approfondimenti
    • Gallery - Video - Percorsi visuali
    • Edizioni e pubblicazioni
  • Risorse per la ricerca
    • Catalogo della biblioteca
    • Fondi archivistici
    • Catalogo ReBAL
    • Risorse FICEDL
    • Periodici
  • Novità e materiali
    • Novità e annunci
    • Chicche e documenti d'archivio
    • Tutti i materiali

  • Home
  • Storia
  • Programma
  • Relazioni
  • Fotografie
  • Frammenti di memoria
  • Rassegna stampa
  • Grafica e libri
  • Persone
  • Fondo documentale

Andrés Edo Luis - Per uscire dalla crisi

  • FR
  • ES
  • EN
1 Definizione dell'anarcosindacalismo.
- Il discorso anarchico applicato all'opzione sindacalista ha fornito elementi teorici di valore innegabile alla lotta del movimento operaio. La formulazione razionale di forme anarchiche d'azione e d'organizzazione (l'azione diretta, l’autonomia, il federalismo, l'assemblearismo, ecc.)è il contributo che l'anarchismo militante ha saputo sviluppare in seno alle correnti operaie rivoluzionarie e su cui è stata costruita una definizione dell'anarcosindacalismo.
- Quella formulazione-definizione dell'anarcosindacalismo, concretizzandosi come fenomeno strutturale organizzativo, ha dato prova in molteplici occasioni della sua possibilità applicativa, in conformità e coerenza con i contenuti anarchici. È, questo, un dato di fatto certo.
- Altrettanto certo, tuttavia, è che la fenomenologia organizzativa anarcosindacalista non sempre ha saputo o potuto applicare quella definizione senza violentare i contenuti anarchici su cui si basa.
- Il che è tanto vero che si può dire che l'ananrcosindacalismo strutturato scatena sempre un fenomeno di "ri-definizione” e palesa la tendenza a restringere le sua proiezione e circolazione all'esclusivo ambito strutturale dell'organizzazione. Questo "vizio" del fenomeno organizzativo anarcosindacalista è proprio d'ogni pretesa di definizione, è logicamente inerente ad ogni struttura organizzativa. Ridefinire i concetti restringendone la prospettiva è indispensabile alla struttura per mantenere il suo protagonismo. È un fenomeno cui non sfuggono neppure le tendenze che in seno all'organizzazione sindacale ne difendono l'autonomia nei confronti del sistema. Ed assai meno sfuggono a questo fenomeno, naturalmente, le tendenze che spingono all'integrazione nel Sistema.
- Una visione ampia, capace di superare questa contraddizione, esige, che si estenda la pratica dell'organizzazione anarcosindacalista al di là delle sue strutture, anziché basarla in funzione esclusiva di quelle strutture.
- Ogni definizione limita la prospettiva, ogni struttura, tende a ridefinirla formulando una definizione compiuta, definitiva per l'appunto, finale. Ed ogni finale è privo di prospettiva. Arrivato a questo punto, mi chiedo se il massimo contributo che possa dare l'anarchismo all'opzione sindacalista non sia quello di formulare una "s-definizione" dell'anarcosindacalismo.
 
2 Impasse dell'anarcosindacalismo.
- S-definire nel senso di trans-limitare le influenze e le prospettive, e perciò pratica trans-strutturale dell'organizzazione. Il federalismo non e sufficiente ad ampliare la prospettiva, se la pratica dell'organizzazione non trasgredisce le sue stesse strutture.
- Quando, dopo la seconda guerra mondiale, tutte le rivendicazioni sindacali vengono universalmente istituzionalizzate dal Sistema, anche il sindacalismo mondiale viene, a sua volta, automaticamente istituzionalizzato.
- L’unico settore operaio organizzato che resiste a questa integrazione è l'ananrcosindacalismo, che però continua ad utilizzare le stesse rivendicazioni degli anni Trenta, cosicché la sua capacità d'attrazione si restringe a spazi marginali dell’attività lavorativa istituzionalizzata.
 
3 Prospettiva attuale dell'anarcosindacalismo.
- Incidere sui macro-settori integrati del lavoro, rompendo gli schemi istituzionali.
- Pratica solidale con i settori non "riconosciuti", non istituzionalizzati.
- Incidere sui movimenti sociali, culturali, marginali, senza pretese protagonistiche ed ancor meno al fine di integrarli nella struttura, come s'è preteso di fare nel '77 in Spagna, con la cosiddetta "CNT-globalista".
 
4 Necessità della struttura anarcosindacalista.
- Nonostante tutte le contraddizioni ed insufficienze indicate, ritengo che si debba rifiutare l'idea di una de-strutturazione dell'anarcosindacalismo. Laddove non è esistito il discorso anarcosindacalista l'anarchismo ha vegetato, dov'esso è stato invece possibile ha contribuito al rafforzamento ed al successo dell'anarchismo. 
 

It appears your Web browser is not configured to display PDF files. Download adobe Acrobat or click here to download the PDF file.

Scarica pdf
Relazione
Sindacalismo libertario, sindacalismo rivoluzionario (Il proletariato militante)

Sostienici

Clicca qui per sapere come sostenere il nostro lavoro, oppure effettua direttamente una donazione:

 

Chi siamo in breve

Il Centro Studi Libertari nasce nel 1976 con la duplice finalità della costruzione di un archivio per la conservazione della memoria dell'anarchismo e del ripensare l'anarchismo alla luce del contesto sociale in cui opera al fine di renderlo un punto di riferimento alternativo alla cultura dominante.

Il CSL aderisce alla rete nazionale RebAl, e al coordinamento internazionale FICEDL.

 

Newsletter

Vedi archivio newsletter

facebook youtube instagram

Centro Studi Libertari G. Pinelli APS | via Jean Jaurès 9, 20125 Milano | c.f. 97030450155 | p.iva 10247350969 | centrostudilibertari@pec.it
privacy | cookie