Clara Thalmann (Basilea, Svizzera, 24 settembre 1908 - Nizza, Francia, 27 gennaio 1987) nasce in una famiglia operaia di Basilea, figlia di un militante socialista tedesco e internazionalista fuggito in Svizzera a causa della guerra franco-prussiana. Nel 1918, appena dopo la rivoluzione russa, entra a far parte del neonato Partito Comunista svizzero. Clara si trasferisce in Francia e comincia nel 1920 la propria collaborazione con il quotidiano comunista francese L'Humanité, con il quale romperà ogni rapporto nel 1928 dopo l'ascesa al potere di Stalin.
Tornata a Basilea, incontra il suo futuro marito Pavel Thalmann, anche lui rientrato in Svizzera da Mosca per lavorare con i gruppi dissidenti comunisti delusi dalla degenerazione autoritaria della rivoluzione bolscevica. Come conseguenza della loro critica allo stalinismo entrambi vengono cacciati dal partito nel 1929 ed i due Thalmann entrano a far parte del Partito Comunista di Opposizione. Nel 1932 Clara Thalmann diviene direttrice di Arbeiter-Zeitung a Schaffhausen, nel quale lavora a stretto contatto con i trotzkisti e i consiliaristi.
Nel 1936, mentre la Germania nazista si stava preparando a celebrare le Olimpiadi di Berlino, la città di Barcellona stava organizzando le Olimpiadi popolari, una parallela manifestazione antifascista a cui Clara decide di partecipare come nuotatrice. I giochi sarebbero dovuti iniziare il 19 luglio 1936, ma non iniziarono mai a causa della sollevazione militare del 17 luglio contro la Repubblica spagnola che diede inizio alla guerra civile.
A Barcellona rimane impressionata dalla forza che il movimento anarchico aveva in tutta la Catalogna. Decide così di arruolarsi come miliziana nella Colonna Durruti. Clara e Pavel, che nel frattempo l'aveva raggiunta in Spagna, si schierano criticamente contro l'azione (pseudo)rivoluzionaria del Partito Comunista Spagnolo (PCE) che intendeva impedire agli anarchici (CNT-FAI) e ai poumisti di combattere i franchisti senza essere integrati nell'esercito repubblicano regolare. A causa di questi contrasti, nel maggio '37 si verifica gravi scontri tra il fronte libertario e quello stalinista che provocarono oltre 500 morti. Clara e Pavel Thalmann prendono parte al conflitto interno ai repubblicani schierandosi nel gruppo denominato Los Amigos de Durruti, che intendeva portare avanti la rivoluzione anche contro le forze istituzionali, borghesi e comuniste che tentavano di limitare l'influenza anarchica sulle masse. Sulle barricate Clara fa la conoscenza di George Orwell, lo scrittore inglese simpatizzante del POUM.
Durante la repressione seguente a questi fatti, la coppia prova a sfuggire agli agenti del PCE ma vengono arrestati qualche mese dopo, poco prima di imbarcarsi su una nave del porto di Barcellona. Arrestati dal Servicio de Información Militar (SIM) - la polizia politica al servizio di PCE - e trattenuti in un carcere clandestino di Valencia, dopo alcuni mesi vengono liberati da agenti socialisti valenziani armati, probabilmente anche grazie alle pressioni esercitate dagli ambienti socialisti svizzeri e dal presidente dell'Internazionale socialista, Louis Brouckère.
A liberazione avvenuta i Thalmann si stabiliscono a Parigi per 17 anni, poi a Nizza, dove la loro residenza diventa un centro di formazione politica aperto a tutte le aree della sinistra rivoluzionaria. In particolare promuovono conferenze sulla rivoluzione spagnola e sul ruolo degli anarchici nelle Università tedesche e in Svizzera.
Durante la Seconda guerra mondiale i due Thalmann partecipano alla fondazione di un piccolo gruppo di resistenza rivoluzionaria a Parigi: Groupe révolutionnaire prolétarien (Gruppo proletario rivoluzionario). Questo gruppo si prefiggeva l'obiettivo di fornire aiuto agli ebrei o rivoluzionari tedesco perseguitati. Dopo la guerra, stanchi della vita in città, Clara e Pavel si stabiliscono nel 1953 nel sud della Francia, dove fondano una comunità sulle montagne sopra Nizza: "La Séréna". Nel tempo essa diverrà un rifugio per i militanti libertari di diversi paesi. Durante gli anni '60 e '70 forniscono sostegno agli "studenti in lotta" contro Stato e capitale.
Nel 1966 la televisione tedesca racconta la storia della coppia mandando in onda un film. La televisione svizzera nel 1973 diffonde il documentario Les Suisses dans la guerre civile esagnole. Infine nel 1977 pubblicano i loro ricordi nel libro Die lange Hoffnung (Clara e Paul Thalmann, "Lotta per la libertà."). Dopo tanti anni di assenza, nel 1983 Clara ritorna in Spagna insieme ad Augustin Souchy e ad un'equipe del cinema con la quale filmò i luoghi della sua militanza. Instancabile, nel 1984 partecipa all'Incontro internazionale anarchico "Venezia '84". Muore a Nizza il 27 gennaio 1987.
[fonte: Anarcopedia, Bollettino 54]
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