Il 7 aprile 2020 è venuto a mancare Roberto Ambrosoli. La storia del centro studi gli è molto legata.
Nato a Milano nel 1942, docente di Microbiologia agraria presso l'Università di Torino, ha iniziato la sua militanza anarchica alla fine degli anni Cinquanta insieme ad Amedeo Bertolo, con il quale fonda negli anni Sessanta i Gruppi Giovanili Anarchici Federati, poi diventati Gruppi Anarchici Federati. Sempre insieme a Bertolo partecipa a varie iniziative editoriali – “Materialismo e libertà”, “A rivista anarchica”, “Interrogations“, “Volontà”, edizioni Antistato – ed è tra i fondatori del Centro studi libertari / Archivio Giuseppe Pinelli. Maestro karateka, era un vignettista instancabile e soprattutto il creatore del celebre Anarchik, il nemico dello Stato, un personaggio ripreso dalla vignettistica anarchica a livello internazionale. Instancabile traduttore per le edizioni elèuthera – sue le traduzioni di testi di Chomsky, Bookchin, Ward, Scott ecc. – ha inoltre scritto numerosi saggi apparsi sulla stampa anarchica, in particolare su “A” e “Volontà”. Negli ultimi anni aveva ripreso, dopo alcuni decenni di silenzio, a disegnare vignette di Anarchik, che nel frattempo era invecchiato come il suo autore. E per salutarlo degnamente ci affidiamo a una delle battute più celebri del suo personaggio: “Faremo del nostro peggio, Roberto!”.
Nella foto Roberto, terzo da sinistra, è ritratto insieme a Eduardo Colombo, Amedeo Bertolo, Mimmo Pucciarelli e Rosanna Ambrogetti durante uno dei momenti conviviali dell'incontro internazionale anarchico di Venezia 1984, una pausa dalle fatiche organizzative in cui svolse un ruolo fondamentale.
Roberto Ambrosoli (1942-2020)
10/04/2020