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La politica fu in primo luogo l’arte di impedire alla gente di immischiarsi in ciò che la riguarda - Paul Valery

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Gli anarchici nella Resistenza 1943 - 1945

Gli anarchici nella Resistenza 1943 - 1945

(VHS, colore, 42 minuti)

Quando nella primavera del 1945 l'insurrezione dilaga in tutto il Nord Italia, gli anarchici, già protagonisti nei primi anni Venti della resistenza popolare a uno squadrismo che sta per farsi regime, poi del confino, del «fuoriuscitismo» e della tragica esperienza della rivoluzione spagnola, sono ancora una volta armi in pugno contro il fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 in tutto il centro-nord si costituiscono le prime bande, poi diventate formazioni autonome in alcune aree o parte integrante delle organizzazioni militari costituite dalle varie forze antifasciste: Brigate Garibaldi, Matteotti, Giustizia e Libertà…
Questo ventennio di resistenza, che parte dagli Arditi del Popolo e arriva a quei partigiani che non si sono fermati il 25 aprile 1945, viene così raccontato attraverso immagini e filmati d'epoca (come un comizio di Errico Malatesta del 1920 o l'entrata dei partigiani a Milano nell'aprile 1945) e attraverso le testimonianze originali di partigiani anarchici attivi in diverse regioni del Nord Italia. Un racconto collettivo da cui emerge chiara la passione che ha mosso questi uomini e queste donne, per i quali la lotta partigiana era vissuta non come una semplice opposizione armata a un regime liberticida ma come l'inizio di una rivoluzione sociale.


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Il Centro Studi Libertari nasce nel 1976 con la duplice finalità della costruzione di un archivio per la conservazione della memoria dell'anarchismo e del ripensare l'anarchismo alla luce del contesto sociale in cui opera al fine di renderlo un punto di riferimento alternativo alla cultura dominante.

Il CSL aderisce alla rete nazionale RebAl, e al coordinamento internazionale FICEDL.

 

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