[Testo : MLT, disegni : OLT - (CC BY-NC-SA)]
Nel dicembre 2022, per l'anniversario della morte di Giuseppe Pinelli, il collettivo francese éditions Partage Noir ha realizzato un fumetto sulla sua vita che va ad aggiungersi ai molti episodi di storia dell'anarchismo da loro illustrati e pubblicati sul web. Di seguito, il testo del fumetto tradotto in italiano.
Pagina 1
Giuseppe Pinelli nasce il 21 ottobre 1928 nel modesto quartiere di Porta Ticinese a Milano.
Durante la guerra 1.300 partigiani anarchici formano la Brigata Bruzzi-Malatesta. Pinelli vi partecipa come corriere-staffetta. A 18 anni diviene anarchico.
Entrato nelle ferrovie italiane nel 1954, si sposa nel 1955 e dalla sua unione con Licia Rognini nascono due figlie.
Molto attivo all'interno del movimento Gioventù Libertaria, a partire dal 1963 ha un ruolo fondamentale nell'assicurare il collegamento tra le generazioni di militanti.
Nel 1965 partecipa alla creazione del Circolo culturale Sacco-Vanzetti, che influenzerà la gioventù milanese.
Nel 1968 promuove delle conferenze presso il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, appena creato. È tra i fondatori della sezione milanese del sindacato anarco-sindacalista USI.
Pagina 2
A Milano, il 12 dicembre 1969, una bomba esplode nella Banca dell'Agricoltura di Piazza Fontana. Sedici persone rimangono uccise e un centinaio ferite.
La notte stessa dell'attentato Pinelli e Pietro Valpreda vengono arrestati insieme ad altri 84 anarchici.
Il 15 dicembre, in quel momento illegalmente detenuto, Giuseppe Pinelli viene interrogato. Morirà defenestrato dal quarto piano della Questura di Milano.
La polizia e la stampa presenteranno Pinelli come colpevole dell'attentato di Piazza Fontana. Nonostante il clima di intimidazione, ai suoi funerali partecipano 3.000 persone accompagnate da bandiere nere.
Licia Rognini Pinelli non ha mai ottenuto la verità sulla morte di Giuseppe.
Pietro Valpreda, rilasciato nel gennaio 1972, fu scagionato nell'agosto 1985. I responsabili dell'attentato, vicini ai fascisti di Ordine Nuovo, furono assolti per insufficienza di prove o prescrizione dei fatti.