Luigi Veronelli (Milano 1926 - Bergamo 2004) è stato uno dei massimi esperti italiani di cultura enologica e gastronomica, cultura che ha fortemente influenzato con il suo peculiare edonismo libertario. Nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato un numero impressionante di guide, tra cui ricordiamo le edizioni annuali di I ristoranti di Veronelli e I vini di Veronelli, e poi Il catalogo Veronelli delle etichette, Il catalogo Veronelli degli olii d'oliva, Il catalogo Veronelli delle grappe... Dal 1990 era diventato editore di se stesso pubblicando tra l'altro il mensile “Ex Vinis”, attraverso il quale ha portato avanti la sua ultima battaglia per un modo di produzione e consumo attento alle pratiche legate al tipico e a valori quali la diversità. Ma il primo libro da lui curato ed edito è stata un’antologia di scritti dell’anarchico francese Pierre-Joseph Proudhon, uscita nel 1958 con il titolo La questione sociale. Un interesse per il pensiero anarchico, e in particolare per i modi di produzioni indipendenti, che informa tutta la sua successiva attività professionale.
Nel 1991 ha pubblicato con la casa editrice elèuthera un libretto sui disgusti alimentari dall’eloquente titolo di Vietato vietare: tredici ricette per vari disgusti, in cui anticipava di alcuni decenni l’interesse gastronomico per taluni cibi reputati disgustosi da alcune culture (ad esempio gli insetti), celebrando l’infinità creatività umana.