L’ecologia della libertà
Edizioni Antistato, Milano, 1984
548 pp. / ISBN 88-85060-27-7 (edizione elèuthera ancora disponibile)
Dalla quarta di copertina:
«Il più importante contributo al pensiero ecologico della nostra generazione. Con quest’opera Bookchin si qualifica, con Thoreau, Lewis Mumford e Paul Goodman come uno dei maggiori filosofi politici americani».
Theodor Roszak (San Francisco Chronicle)
«Ora che Herbert Marcuse e René Dubos se ne sono andati, Murray Bookchin è all’apice della critica sociale utopica».
Stanley Aronowitz (The Village Voice)
«È quel genere di sintesi appassionata e di vasta portata troppo rara nella nostra era di specializzazione accademica».
Karen Field (American Anthropologist)
«Il nuovo libro di Murray Bookchin rivela ancora una volta l’originalità, la vasta conoscenza e la lucidità interpretativa caratteristiche di tutto il suo lavoro: è una sfida, una provocazione a pensare».
Noam Chomsky
Murray Bookchin [New York 1921 - Burlington 2006], è stato director emeritus dell’Istituto di Ecologia Sociale nell’Università del Vermont, è stato una delle voci più ascoltate della controcultura americana negli anni ‘60 ed uno dei pionieri del movimento ecologico. In Italia sono già usciti due suoi libri: I limiti della città (Feltrinelli, 1975) e Post-scarcity Anarchism (La Salamandra 1980).