Nel corso della sua intensissima vita, Ruben Prieto (Montevideo 1930-Caracas 2008) è stato un docente, un educatore e al contempo uno studente perpetuo, è stato un grafico e un editore impegnato in vari progetti editoriali, è stato un oppositore sociale che ha conosciuto l’esilio negli anni della dittatura, e soprattutto è stato un acceso comunitario che ha dedicato tutte le sue energie alla fondamentale esperienza della Comunidad del Sur [vedi Bollettini 32 e 55] e un militante anarchico per tutta la sua vita.
Fondata da un nucleo di anarchici alla metà degli anni Cinquanta nella zona sud di Montevideo, la Comunidad del Sur diventa subito una comunità di vita e di lavoro, impiantando una tipografia che per un lungo periodo sarà tra le più importanti dell’Uruguay.
Violentemente repressa tra il 1971 e il 1975, nell’epoca della dittatura militare, la Comunidad è costretta a chiudere, la tipografia smantellata, e i suoi membri, dopo arresti, persecuzioni e in taluni casi torture, devono riparare all’estero. Ruben e gli altri (tra cui molti bambini) vanno dapprima in Perù e poi in Svezia, dove vengono accolti come rifugiati politici.
È proprio in questo periodo che il gruppo fondatore del Centro Studi Libertari entra in contatto con Ruben e la Comunidad. A fare da tramite è Louis Mercier Vega, con il quale veniva condivisa in quel periodo l’avventura della rivista internazionale “Interrogations”: servono soldi per far scappare tutta la Comunidad dall’Uruguay e fare in modo che possano raggiungere un paese sicuro. Viene attivata una sottoscrizione internazionale, alla quale contribuiamo con l’aiuto fondamentale di Attilio Bortolotti. Da quel momento vengono instaurati con Ruben rapporti sempre più intensi, che non si sono più interrotti.
A Stoccolma il gruppo di esiliati rifonda la Comunidad, cui aderiscono nuovi membri svedesi, mentre altri membri storici, dopo la diaspora provocata dall’esilio, si stabiliscono in Spagna. In Svezia nasce subito una nuova sigla editoriale, le edizioni Nordan, che alla fine della dittatura militare seguono il gruppo di ritorno in Uruguay.
Ruben, nonostante il passare dei decenni, rimane infaticabile, gira freneticamente per tutto il mondo, e non sorprende quindi che sia morto il 16 novembre 2008 lontano da casa, alla Fiera del libro di Caracas dove era presente con i libri della sua Nordan.
[fonte: Bollettino 32]