Video
Oltre il dominio e la gerarchia - pratiche libertarie per una società ecologica. Documentario su Murray Bookchin
Anarchia come organizzazione: un omaggio a Colin Ward - Video completo dell'iniziativa
Registrazione dell'iniziativa organizzata da elèuthera editrice e Spazio B**K il 13 febbraio 2020 in occasione dei 10 anni dalla morte di Colin Ward; un dialogo con Goffredo Fofi, Giacomo Borella, Maurizio Giannangeli e Francesco Codello a partire dalla domanda “Che prospettive ci sono di accrescere il tasso di anarchismo nella società contemporanea?”.
RISORSE
Cesare Vurchio, intervista biografica
Ricordando la Spagna 1936 ottant'anni dopo
Un lungo 25 Aprile.. storia della resistenza libertaria
Cuba, memoria sindacale
CUBA, MEMORIA SINDACALE
anarco-sindacalismo e sindacalismo indipendente
realizzato da Claudio Castillo e Jorge Masetti
per il Grupo de apoyo a los libertarios y sindicalistas independientes en Cuba (galsic)
edizione italiana a cura del Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli di Milano
sottotitoli a cura del Collettivo Arti e Mestieri Libertari di Genova
cd - durata: 26 minuti
prezzo 10,00 euro
In qualunque regime totalitario il movimento sindacale non è altro che uno strumento dello Stato per il controllo delle masse. In quei regimi esistono solo i sindacati ufficiali, come è appunto il caso di Cuba: la ctc (Confederación de Trabajadores de Cuba) è la famigerata «cinghia di trasmissione» delle direttive economiche del potere castrista. Questa trasformazione del sindacalismo, da strumento di lotta in difesa degli interessi delle classi lavoratrici a strumento di subordinazione agli interessi dello Stato-padrone, è stato il risultato di un lungo processo di distruzione e repressione del sindacalismo autonomo e combattivo, in primo luogo della sua componente anarchica.
In questo momento di aspettative per il futuro di Cuba, con la scomparsa di scena di Fidel Castro, è più che mai necessario il recupero della memoria storica sindacale, della intensa e ricca storia del sindacalismo che ha preceduto il regime castrista. Si deve far conoscere quella storia alle generazioni di lavoratori che dovranno ricostruire un movimento sindacale che torni a essere espressione dei loro interessi di fronte sia allo Stato-padrone sia alle imprese capitalistiche nazionali o straniere che sempre più andranno a costituire la realtà dell'economia cubana.
Gli anarchici nella Resistenza 1943 - 1945
Gli anarchici nella Resistenza 1943 - 1945
(VHS, colore, 42 minuti)
Quando nella primavera del 1945 l'insurrezione dilaga in tutto il Nord Italia, gli anarchici, già protagonisti nei primi anni Venti della resistenza popolare a uno squadrismo che sta per farsi regime, poi del confino, del «fuoriuscitismo» e della tragica esperienza della rivoluzione spagnola, sono ancora una volta armi in pugno contro il fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 in tutto il centro-nord si costituiscono le prime bande, poi diventate formazioni autonome in alcune aree o parte integrante delle organizzazioni militari costituite dalle varie forze antifasciste: Brigate Garibaldi, Matteotti, Giustizia e Libertà…
Questo ventennio di resistenza, che parte dagli Arditi del Popolo e arriva a quei partigiani che non si sono fermati il 25 aprile 1945, viene così raccontato attraverso immagini e filmati d'epoca (come un comizio di Errico Malatesta del 1920 o l'entrata dei partigiani a Milano nell'aprile 1945) e attraverso le testimonianze originali di partigiani anarchici attivi in diverse regioni del Nord Italia. Un racconto collettivo da cui emerge chiara la passione che ha mosso questi uomini e queste donne, per i quali la lotta partigiana era vissuta non come una semplice opposizione armata a un regime liberticida ma come l'inizio di una rivoluzione sociale.
Nestor Machno, la rivoluzione anarchica in Ucraina - di Hélène Châtelain
Nestor Machno, la rivoluzione anarchica in Ucraina
(VHS, colore, 60 minuti, 14,00 Euro)
di Hélène Châtelain
edizione italiana a cura del Centro studi libertari/Archivio Pinelli
Nestor Ivanovic Machno (1889-1934) è stato il personaggio centrale di una rivoluzione libertaria in Ucraina schiacciata nel sangue. Hélène Châtelain (regista teatrale e cinematografica, di famiglia russo-ucraina) ha riesumato dopo oltre settant'anni di silenzio testi, immagini e documenti che tracciano la vita straordinaria di Machno, morto poverissimo in un infimo alberghetto di Parigi. Poverissimo come era nato, in una famiglia di contadini.
Ma dal 1917 al 1921 Machno è il leader di un movimento anarchico contadino che spazza una regione grande più di metà dell'Italia, coinvolgendo milioni di uomini e donne in un grande esperimento di autogestione libertaria. L'armata machnovista, costituita per lo più da contadini, supera nel 1919, al culmine dell'insurrezione, i 50.000 effettivi… Nelle storie ufficiali dell'URSS di tutto questo non se ne trova traccia. Neanche una parola. Se non per una breve e brutale condanna, assoluta come il silenzio. Dopo la sconfitta militare da parte dell'Armata Rossa, Machno è costretto a lasciare l'Ucraina e nel 1925 si rifugia infine a Parigi. Lo insegue una domanda di estradizione, da parte di Mosca, per "tradimento della patria, omicidio e saccheggio".
Con la fine del regime sovietico, Hélène Châtelain è potuta tornare nei luoghi della machnovitchina e ricostruire, anche attraverso testimonianze originali, la storia dell'epopea machnovista.