To me, capitalism is not a system that has "dialectical inner limits"; it is the cancer of society — not even a social cancer. It has no "inner limits": it simply metastasizes and grows, penetrating every sphere of social life, commodifying everything and, unless completely effaced, will end with the destruction of society as such, even with the planet as we know it at this point of evolution.
Murray Bookchin
In questa lettera ad Amedeo Bertolo scritta il 28 agosto 1985, Bookchin esprime le proprie speranze per sviluppi in senso anarchico e libertario della democrazia americana a partire da possibilità in essa intrinseche, e citando ad esempio alcune pratiche di municipalismo libertario e democrazia diretta da egli direttamente vissute e promosse in New England con il suo gruppo.
Allo stesso tempo, è presente una denuncia e una critica del parlamentarismo, da rifiutare in blocco, e delle aporie di quelle analisi di scuola marxista che, postulando limiti interni dialettici del capitalismo, lo vedono come un "male storico necessario" che crollerà sotto il peso delle proprie contraddizioni, invece di un "cancro della società" che mostra il concreto rischio di fagocitare e annichilire l'intero pianeta.